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successo dell'industria e del mercato immobiliare 2024

Il boom dell’industria e del mercato immobiliare: in Italia è un quarto del PIL

Anche nella prima parte del 2024, come già accaduto l’anno precedente, i settori delle costruzioni e dei servizi immobiliari si confermano solidi e rappresentano un caposaldo nella formazione della ricchezza nazionale: lo confermano le performance dell’Italia, che va meglio rispetto ad altri Paesi europei.

Il dato, confortante, è emerso in occasione della presentazione del report di Scenari Immobiliari nel corso del tavolo di lavoro “I servizi del futuro”, in collaborazione con RINA Prime Value Services al 32esimo Forum di Rapallo. Le previsioni sono ancora più rosee visto che, secondo quanto emerso nella stessa occasione, nel 2025 proprio costruzioni e servizi immobiliari contribuiranno, con 720 miliardi di euro, alla formazione di oltre il 25% del PIL nazionale.

Mentre il mercato immobiliare europeo resta incerto, in Italia costruzioni e servizi legati al Reale Estate proseguono il loro boom. Le prime hanno raggiunto il 5,3% del PIL nazionale, i secondi il 14,1%. Proprio i servizi immobiliari, dalla gestione all’intermediazione, nel nostro Paese hanno raddoppiato il proprio valore negli ultimi dieci anni. E così questo particolare segmento è progressivamente diventato una componente fondamentale nel PIL europeo, con una media del 13,6%, contro il 5,7% delle costruzioni, escluse le opere pubbliche. E i margini di crescita non sono ancora finiti.

Costruzioni e servizi, boom inarrestabile in Italia

I dati evidenziati da Scenari Immobiliari confermano quanto il comparto immobiliare sia sempre più centrale nell’economia. Questo perché il settore è legato a dinamiche demografiche, urbanistiche e infrastrutturali. La domanda di nuove abitazioni e di servizi correlati, come per esempio la manutenzione, la gestione e l’intermediazione, è infatti trainata dai cambiamenti nel tessuto sociale, così come dalla riqualificazione energetica e dalla digitalizzazione.

Proprio quest’ultima è una componente fondamentale, dal momento che proprio l’innovazione digitale offre una vasta gamma di strumenti e soluzioni che migliorano l’efficienza, la trasparenza e l’esperienza complessiva nel settore immobiliare, garantendo al tempo stesso una maggiore sostenibilità. Ma non finisce qui, perché digital transformation significa anche un cambio di mentalità, un invito a essere più agili, collaborativi e orientati al futuro.

Mercato immobiliare in crescita fra nuove tecnologie e innovazione

Insomma, il mercato immobiliare cresce e si evolve di continuo. Proprio per questo sono necessari professionisti del settore in grado di abbracciare queste trasformazioni e di essere sempre aggiornati per rispondere a un mercato in continua evoluzione. Basti pensare che, solo nel 2023, il peso delle attività immobiliari e delle costruzioni sul PIL italiano era pari a circa 440 miliardi di euro. Si tratta di dati in aumento rispetto al 2022, che conferma quanto l’industria immobiliare sia destinata a rappresentare sempre di più un pilastro dell’economia.

Ma per continuare a crescere, questo settore non può rinunciare alla componente dell’innovazione applicata al comparto del Real Estate, perché proprio questa nei prossimi anni sarà in grado di generare ricadute importanti sulla ricchezza del Paese. Come emerge dalla ricerca di Scenari Immobiliari, analizzando le possibilità di sviluppo sociale ed economico, immaginando una crescita del valore del Paese anno su anno sfidante ma cauta e un andamento in contrazione della popolazione (54,3 milioni di abitanti al 2050), è possibile ipotizzare un prodotto interno lordo al 2050 di circa 2.500 miliardi di euro, con distribuzione pro-capite di circa 46mila euro.

Il ruolo cruciale dell’innovazione per lo sviluppo del settore

Proprio grazie all’innovazione, quindi, nel prossimo futuro l’industria immobiliare italiana sarà in grado di generare 525 miliardi di euro di ricchezza nel 2030 (23,5% del PIL) e 720 miliardi di euro nel 2050 (26,1%). In questo contesto, ogni euro di valore aggiunto creato dalle industrie del futuro dipenderà da tre componenti fondamentali: efficientamento produttivo di processo (tecnologia e specializzazione), gestione del rischio (competenza manageriale, tecnica e finanziaria) e nuovi mercati (megatrend).

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Giovanni Lugli
agente immobiliare
che guarda al presente e al futuro