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Filiera dei servizi immobiliari, un mercato che cresce in Europa e in Italia

Il settore dei servizi immobiliari, in Italia e più generalmente in Europa, sta vivendo un momento particolarmente florido. Basti pensare che negli ultimi dieci anni questa industria nei Paesi europei ha registrato un aumento del 60%, superando così il comparto delle costruzioni, che si è fermato al 55%. Nel calcolo inseriamo anche la gestione, la progettazione e la consulenza immobiliare.

Se restiamo nel nostro Paese, l’aumento è del 45%, grazie al quale il divario con il resto del continente si sta riducendo. Sono quindi molto positivi i dati messi in luce nel decimo Rapporto sui macro-trend del settore dei servizi immobiliari, pubblicato da Scenari Immobiliari, che ho avuto la possibilità di approfondire.

Il mercato dei servizi immobiliari non smette di crescere

Dal documento emerge che, proprio in Italia, questo comparto sta evidenziando una crescita senza precedenti. Solo nel 2023 il fatturato complessivo è stato pari a 40 miliardi di euro, che si traducono in un incremento del 9,6% rispetto all’anno precedente. Quanto al fatturato medio per dipendente, anche questo è salito del 26,5%. Tutti questi indicatori, estremamente positivi, dimostrano non solo che il settore in questione gode di ottima salute, ma anche che può contare su ampi margini di crescita ulteriore.

Basti pensare che, sempre lo scorso anno, il peso delle costruzioni e delle attività immobiliari rispetto al PIL ha continuato ad aumentare, raggiungendo e poi superando la quota del 19,5%. È stato infatti registrato un aumento di 10 punti base relativamente al settore delle costruzioni e di ben 50 punti base per quanto riguarda il comparto delle attività immobiliari. Grazie a queste cifre, l’Italia si è allineata con la media continentale, che è pari al 19,4%. E così questi due settori hanno cominciato a giocare un ruolo da veri protagonisti nel quadro dell’economia nazionale, insieme a industria e commercio.

Come i servizi immobiliari si sono adattati in 10 anni di sviluppo costante

Cifre così positive sono il frutto di una crescita costante, che si è sviluppata ininterrottamente dal 2015. A partire da quella data, infatti, costruzioni e attività immobiliari hanno visto la loro quota aumentare di 2,5 punti percentuali, con un incremento superiore a 3,5 punti percentuali tra il 2018 e il 2023. Il mercato italiano, da quello che ho avuto la possibilità di approfondire e toccare con mano grazie al mio lavoro, ha quindi dimostrato una forte capacità di adattamento ai cambiamenti, mantenendosi stabile nel tempo. La vera rivoluzione è consistita, però, proprio nello sviluppo dei servizi legati al mercato immobiliare, come per esempio la gestione, la progettazione e la vendita.

Costruzioni: un mercato del lavoro sempre più florido

I dati sono molto positivi anche se si guarda al mercato dell’occupazione. Il settore delle costruzioni coinvolge, infatti, 14 milioni di lavoratori in tutta Europa, pari al 5,5% del totale. Quanto alle imprese attive in questo comparto sono 3,4 milioni, con una media di 3,6 addetti per ogni impresa. Il mercato più grande, a livello continentale, è quello della Germania che conta 2,77 milioni di occupati distribuiti in quasi 392mila imprese. Seguono Regno Unito, Francia e Spagna.

Quanto all’Italia, il mercato delle costruzioni conta su 1,54 milioni di occupati e 518mila imprese. Il numero complessivo dei dipendenti è aumentato del 10,3% rispetto al 2015, quello delle aziende è invece diminuito del 4% nello stesso arco di tempo. Nel nostro Paese le realtà economiche attive nel settore sono, nella maggior parte dei casi, di medie dimensioni e contano su circa 3 occupati ognuna. Se guardiamo solo agli addetti nel settore dei servizi immobiliari, in Italia superano di poco le 285mila unità, ma occorre sommare circa 120mila lavoratori indiretti.

Conclusioni

Dai dati messi in luce nel decimo Rapporto di Scenari Immobiliari si nota, quindi, come la filiera del mercato immobiliare sia in forte crescita e come l’Italia stia progressivamente colmando il gap rispetto agli altri Paesi europei. Gli indicatori dimostrano, infine, che anche il 2024 si è chiuso con numeri positivi, portando a un’ulteriore crescita.

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Giovanni Lugli
agente immobiliare
che guarda al futuro